Store32

Sembra un martedì mattina come tanti quello che comincia al numero 32 di via Aldobrandi, dove spicca l’insegna dello Store32, negozio della nota catena di negozi NumberS. Ma quella mattina, Arianna Castello, la store manager, ha ricevuto quella che viene definita la Lettera Rossa: avvertimenti inviati agli store che, dopo una indagine a sorpresa da parte di un ispettore, sono risultati lontani dai canoni qualitativi della compagnia.
“Il team di servizio e disunito e disorganizzato, le persone che compongono non comunicano tra loro e non sanno rapportarsi adeguatamente col cliente. Di conseguenza lo store risulta disorganizzato e non all’altezza degli standard qualitativi degli altri punti vendita della medesima compagnia.” Queste le poche righe riportate nella lettera firmata dall’inflessibile ispettore Leon Battista Grimaldi, allegati ci sono  due fogli con tante “X” di demerito e poche spunte di merito.

Bisogna correre ai ripari, lo Store32 è il peggiore della catena e se continua su questa rotta c’è il rischio di intaccare il nome dell’azienda, e  si potrebbe arrivare addirittura alla chiusura del punto 32. È necessario che lo Store32 si allinei nuovamente agli standard indicati dalla direzione dell’azienda di cui porta il nome. Ma come fare?

Rivivendo con i ragazzi del team dello Store32 quel martedì mattina, inizieremo a conoscerli, chi sono, da dove vengono e come sono le loro vite. Ci affezioneremo a loro e come loro cresceremo imparando dalla coach e dai colleghi stessi.
Seguendo le vicende di Stefano, Karima, Alessandro e Marta, vedremo come un team eterogeneo e disunito, possa cambiare diventando unito e omogeneo, dove le persone si conoscono e dialogano tra loro, proprio grazie al metodo innovativo messo in atto dalla coach, Michela Santacroce. Decisivo sarà l’ingresso di Emma, una ragazza trasferita dallo Store42, già formata secondo il metodi e le tecniche della coach, inserita nell’organico dello Store32 con l’intento di mostrare ai ragazzi del gruppo come muoversi e come applicare quelle tecniche che con Michela hanno studiato solo in teoria.

Si vede subito che Emma proviene da un altro mondo. Il divario di consulenza, conoscenza e approccio col cliente è completamente diverso. Grazie ad una buona dose di fortuna e molta simpatia, Emma riesce a entrare a far parte del team e farsi accettare. Poco dopo l’arrivo di Emma, Marta sparirà misteriosamente dallo store, sembra sia stata trasferita. Marta, dopo le prime lezioni con Michela, ha capito cosa vuole da se stessa e dalla vita, è rimasta affascinata dalla professione del Mystery Auditor e vuole intraprendere quel percorso. Ne frattempo, anche Stefano ha capito cosa vuole dalla vita e ha trovato il suo nuovo obiettivo: diventare uno Store Manager.
Le cose sembrano andare bene fino a quando un giorno non torna Leon Battista Grimaldi…